Cronaca della 22esima Coupe du Yacht Club de
France
L’organizzazione dell’evento prevedeva in origine
che sarebbero stati presenti 6 concorrenti francesi,
una o due barche jolly da prestare a chi volesse
provare e 2 concorrenti italiani in modo da avere
sul campo di regata una decina di AC/10.
Alla fine, dato che non si sono trovati timonieri
fissi per le 2 barche jolly, i francesi ne hanno
portata una sola, uno di loro ha avuto grossi
problemi sul lavoro e l’altro, l’attuale presedente
dimissionario della AIVMAC, ha comunicato all’ultimo
che non sarebbe venuto.
Dal “fronte italiano” purtroppo qualche problema di
salute e organizzativo ha complicato le cose e, a
parte il primo WE, ero presente solo io con Urca
AC/10 ITA34.
Purtroppo, per i motivi di cui sopra, quest’anno la
messa a punto del team italiano non è stata così
accurata e sono arrivato in regata con le vele nuove
e le ultime modifiche senza aver fatto abbastanza
test preliminari.
Comunque l’anno scorso il gap prestazionale tra le
mie barche e le loro era notevole e confidavo di
avere ancora un piccolo vantaggio.
Sul fronte francese c’era una nuova barca
ultralight di Jean Dlaude Domalaine, nuove
appendici e bulbi più o meno copiati dai miei dello
scorso anno (questa volta i francesi sono stati un
po’ giapponesi!!) e il mio amico Thomas di FRA21
(detentore 2006) aveva una nuova deriva con forme e
profili molto simili ai miei e, soprattutto, dotata
di trim tab per ottimizzare la prestazione di
bolina.
Domenica 20 abbiamo iniziato le competizioni con
regate di flotta con 6 barche in acqua: la barca
jolly è data in prestito a Luca Gardini (attuale nr.1
della graduatoria italiana classe IOM) che la userà
per le 10 regate di flotta disputate nei primi 2
giorni.
Il mio inizio è pessimo, a 20 secondi dal via della
prima prova ho l’unico inconveniente tecnico di
tutta la settimana: si spacca un rinvio interno del
circuito del genoa e mi ritiro. Resterò”al palo” per
3 regate, il tempo necessario per la riparazione:
show must go on… e tutti continuano.
Rimessa la barca in acqua, mi porto a casa 3 primi
posti con dei bei duelli con Luca Gardini.
Il vento è forte, 10-14 nodi (per le AC/10) e tutti
collezionano un paio di ritiri eccetto l’altra barca
del Team Italia.
Così alla sera, dopo 6 prove, Luca Gardini e Luigi
Briglia sono primi a pari merito e al terzo posto li
seguo a vicino.
Nel secondo giorno di regate si corre solo al
mattino perché un temporale bloccherà tutte le
attività del pomeriggio. Si completano le regate di
flotta che sono appannaggio mio e di Gardini che
ormai “ha preso in mano” la barca.
La classifica delle regate di flotta vede quindi:
ITA 34 seguita a pochi punti da Luca Gardini (FRA30
) e un po’ distaccato J. C. Domailaine con la
nuovissima FRA35.
Martedì il vento è sui 9-12 nodi e si comincia con
il match race. I francesi hanno problemi tecnici a
ripetizione con un rendimento molto discontinuo:
FRA35 spacca il suo albero ultralight ed è fuori
gioco. Domailaine continuerà con al barca jolly
francese, FRA30.
L’unico challenger che sembra avere spunti
velocistici vicini e alle volte superiori a Urca
AC/10 è quella di Thomas Barbouteau (FRA21): pare
che il trim tab funzioni, ma la messa a punto non è
perfetta o è dissimulata e alla fine dei 3 round
robin ITA34 vincerà tutti i match senza particolari
problemi.
Nelle semifinali e finali sfidanti il risultato pare
scontato e così FRA21 (BMW Oracle) è il nuovo
Challenger battendo 4 a 0 FRA30 pilotato da J.C.
Domailaine.
Dato il numero ridotto di concorrenti siamo arrivati
alla disputa finale della coppa in anticipo e verso
le 16 di mercoledì 23 luglio incominciano le regate
decisive. |