La luna è piena e la notte si preannuncia stellata.
Il vento soffia a 10 nodi, il modello e noi filiamo a 5 / 5,5 di bolina larga

La disposizione dei catarifrangenti, illuminati dai faretti, aiuta ad individuare l’assetto del modello, anche nelle situazioni più critiche, ma non ci si può distrarre nemmeno un attimo. In queste condizioni, mai sperimentate prima, ogni errore si può pagare con la perdita del modello.

Ma la notte oltre al buio porta con se un vero inferno. Il vento aumenta, il mare cresce e diventa caotico. Tra le 4 e le 6 del mattino le previsioni si rivelano fondate: fulmini ovunque, onde incrociate, visibilità ridotta e raffiche oltre i 20-25 nodi.
Il modello soffre, ma resiste, ed incomincia a correre oltre ogni limite, superando gli 8 nodi al lasco!

Dopo due ore e mezza di tensione, il vento comincia a calare, il cielo si rasserena e  con l'alba tutto sembra quietarsi man mano che il sole sorge.
E` stata una lunga notte ... siamo tutti stanchi!!
Passata la bufera però, due ore di calma piatta fermano la nostra corsa. Sono passate 55 miglia dal punto di partenza. Ma presto il vento ricomincia a spirare e Calvì, ormai davanti a noi, sembra molto più vicino.

La meta è vicino,all’orizzonte le montagne della Corsica e alla nostra sinistra CapoCorso

Finalmente l'arrivo in porto a Calvì, a fianco dei giganti del mare: i multiscafi di 18 metri ORMA: ci sono tra gli altri Tim, Geant, Sergio Tacchini!

Sono le 18:20 di domenica 26 settembre 2004

Urca Delta Colori e gli skipper: Mauro (barca appoggio) e Claudio